Eccoci di nuovo a parlare di Cavagnette.
Sono infatti giunte, seppure con problemi di spedizione TNT (consegnare a Montecrestese o nel cuore dell foresta equatoriale sembra la stessa cosa! Pessimo servizio di TNT, preferire sempre, almeno nel mio caso, SDA o Bartolini), le 250 copie della mia pubblicazione "Le CAvagnette ossolane"; di cui potete vedere la copertina nell'immagine sopra.
Si tratta di una sorta di "catalogo fotografico" che raccoglie alcuni degli scatti della mostra fotografica organizzata da me e dallo studio fotografico Tancredi di Piedimulera dal titolo "Cavagnette: un percorso devozionale". Scatti che ho raccolto in due-tre anni di escursioni sul territorio, scattate sia con la mia vecchia Olympus (passata ora a mio padre), sia con la mia Canon Eos 500D, e che tentano di ridare, attraverso anche alcuni tagli fotografici "inusuali" un significato a questo, anzi a questi, antichissimi riti.
La pubblicazione si apre con una delle foto più belle e che meglio rendono l'idea di cosa significhi, oggi, portare le Cavagnette. Una ragazza, giovane, che porta orgogliosa e fiera il suo "cavagn" in testa, protetta da un fazzolettino (e che significato simbolico che ha quel fazzolettino bianco!) mentre una seconda donna, fuori dall'inquadratura, la aiuta e la sistema, le mette a posto lo scialle, per renderla ancora più bella prima di entrare in chiesa e portare la "cavagnetta" all'offertorio.
Secondo me basta questa foto per spiegare le cavagnette e gli alberi rituali ai non addetti ai lavori.
Ma la pubblicazione contiene anche una presentazione dell'amico Pierfranco Midali ed un testo che ripercorre (si tratta di un breve saggio etnografico, che riporta la descrizione dell'evento) le varie feste. In particolare sono riportate e descritte le uscite delle cavagnette di Bognanco, Trontano, Viganella, Preglia, Croveo, Vagna e Cravegna, quest'ultima particolarmente importante perché, il 12 agosto 2012, sono uscite per la rpiva volta dopo oltre 30 anni, ma forse sono 50, di assenza! Un successo ed un vero e proprio revival, un rinato interesse per le tradizioni sacre. Alcune volte, da antropologo, mi faccio domande "esistenziali", "deontologiche". Già mi trovo in una condizione di partenza molto strana: sono sì un antropologo, ma posso definirmi, per il campo di analisi di cui mi occupo, ovvero le feste tradizionali, in particolare dell'Ossola, un "nativo". Non ho quindi il cosiddetto "sguardo da lontano" del caro vecchio Malinowsky. La domanda che mi faccio è se sia giusto intervenire nelle feste, aiutare le persone a organizzare l'evento, in alcuni casi "consigliare" cosa fare. Si crea quindi del fakelore? O è una rivisitazione del folklore autentico ed aggiornato ai tempi nostri? E' una domanda a cui sarebbe meglio non dare risposta. E' un po' come il discorso di come fare fotografie durante un evento, ovvero "in mezzo all'azione", prendendone parte, oppure a lato, in disparte come un muto osservatore. Io ho sempre preferito il primo tipo di interazione, "in media res", e le foto che scatto lo dimostrano.
Ritorniamo, dopo questa parentesi di metodologia della ricerca antropologia (e video-fotografica), alla pubblicazione. Il suo costo, dopo varie riunioni, è stato fissato a 5 euro. Non si sapeva se optare per 5 o 10 euro: basti infatti considerare le fotografie, la qualità della stampa (su carta patinata 130gr), il fatto che sia completamente a colori, il fatto che sia in edizione limitata (solo 250 copie numerate) ed i testi presenti per far subito salire il prezzo. Abbiamo però preferito mantenere un costo popolare, anche perché questa, nelle nostre intenzioni, è il primo passo, il primo step, di un'opera di studio sistematica degli alberi rituali ossolani che ci porterà, nel 2013, ad organizzare il secondo raduno delle Cavagnette, e, presto, una pubblicazione di ampio formato su questa tematica.
Il testo è una riduzione del mio saggio di prossima pubblicazione sul libro di Silvano Crepaldi, presentato a Novara il 14 dicembre alle 18 presso l'auditorium della BPN.
Il volume sulle Cavagnette, invece, verrà presentato l'8 dicembre 2012, alle 20:45 presso il vecchio cinema di Villadossola. L'iniziativa è patrocinata dall'Associazione culturale Giovan Pietro Vanni, dell'amico PierFranco Midali.
Durante la serata avrò modo di riallestire la mostra fotografica "Cavagnette: un percorso devozionale". Tra gli interventi, una mia breve presentazione-panoramica sulle Cavagnette (che riproporrò anche a Novara perché, è saggezza popolare, "non si butta via nulla") di massimo 15-20 minuti, l'introduzione di Midali e dei brevi saluti dei singoli gruppi di Cavagnette presenti in sala.
Natrualmente la pubblicazionela troverete in vendita anche in alcune edicole, dai prossimi giorni, e librerie e, naturalmente, nel bookshop di questo sito.
Per altre informazioni contattatemi!
Saluti
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Rebecca Broder (venerdì, 03 febbraio 2017 08:58)
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