Folk e fake alimentare

Dopo circa un mese d'assenza torno ad aggiornare il mio blog. E lo faccio presentando una grande novità: sono infatti al lavoro per realizzare una ricerca su un tema e me molto caro e, per ora, non ancora sufficientemente indagato. Sto parlando del folklore e del fakelore, soprattutto in ambito alimentare, con la creazione di un vero e proprio "calendario rituale/alimentare" dettato, purtroppo, non più dalla stagionalità delle produzioni, quanto piuttosto dai supermercati.

Una lunga ricerca, che sto conducendo da qualche anno, e che sembra interessare moltissimo. Mi sono convinto a scrivere qualcosa dopo le varie esperienze avute e l'interesse dei miei studenti mentre parlavo di questi argomenti. Un interesse a tutto tondo, devo dire, poiché coinvolgeva sia studenti universitari (ho presentato qualcosa durante il corso di Etnologia B tenuto a Vercelli dall'amico prof. Davide Porporato), che i miei studenti del corso IFTS di Torino che gli anziani dell'Università della Terza età di Borgomanero.

Proprio questa eterogeneità dell'interesse (ed un po' anche mia moglie Barbara, che riesce sempre a spronarmi nei momenti di pigrizia - anche intellettuale) mi ha convinto, finalmente, a scrivere qualcosa, che, spero tra non molte settimane, prenderà la forma di un manoscritto (e, trovando una casa editrice, anche di un libro).

Di cosa tratterà questa ricerca? Prenderò spunto dalle slide della mia lezione Tra folk e fake - l nuovo calendario alimentare". A questo aggiungerò, oltre naturalmente ad una ricchissima bibliografia di riferimento, delle considerazioni sulla crisi dell'uomo post-moderno e del suo ritorno alla tradizione, in particolar modo culinaria. Si parlerà di sagre, di biscotti, di piatti "tipici" veri e di piatti "tradizionali" che hanno solo una ventina d'anni. Altro aspetto seecondo me interessante, prima di inoltrarmi in numerosi case-study, è relativo ai diversi approcci con il cibo da parte delle grandi distribuzioni. Ne ho individuati tre che secondo me sono fortemente indicativi: il "caso" MacDonald, quello IKEA ed il caso "ipermercato-centro commerciale".

Per ora non vi anticipo null'altro: il lavoro, seppure stia procedendo devo dire molto velocemente, è ancora in pieno divenire e non so quali altre strade possa prendere.

Nel frattempo sto anche lavorando alla traduzione, che fornirò proprio su questo sito, del saggio di Dorson su Folklore e Fake-lore. Un testo relativamente breve (una decina di pagine), ma che, purtroppo, non sono mai riuscito a trovare pubblicato in italiano. Tentiamo di colmare questa lacuna del Web, magari sfruttando anche il saggio di Dorson per fare propaganda al mio sito.

Per ora vi lascio, augurandovi buon 2013.

L.

 

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